Antonio Corsa e Massimo Zampini tra l’agrodolce pareggio contro l’Inter e il fascino della sfida contro gli Spurs agli ottavi di Champions League.
Bianco su Nero
London Calling
Massimo Zampini: Passano le ore ma non la percezione di avere perso due punti, sabato, considerato che abbiamo avuto diverse occasioni senza rischiare davvero nulla. Amarezza un po’ attutita dai passi falsi delle altre…
Antonio Corsa: La partita era la terza importante in una settimana, diversi giocatori erano malconci o non al massimo della forma, e per questo Allegri ha pensato fosse il caso innanzitutto di difendersi. A proposito: in una settimana lo abbiamo visto preparare tre partite difensive ad altissimo livello, diverse tra loro: contro il Napoli, come già detto la puntata scorsa, abbiamo costretto gli 11 di Sarri a crossare inutilmente 40 volte, anticipando sempre facilmente Mertens; contro l’Olympiacos abbiamo tenuto palla a casa loro il 62% del tempo completando oltre 700 passaggi per abbassare il ritmo; contro l’Inter, infine, abbiamo limitato a 7 cross una delle squadre più pericolose del campionato in quel fondamentale, costringendo Icardi a non toccare palla. Sono 5 gare di fila che non subiamo gol e quest’aspetto del gioco, quello più problematico fino a qualche giorno fa, pare Allegri sia riuscito a sistemarlo. Certo, contro l’Inter probabilmente avremmo potuto e quindi dovuto fare di più. Ad ogni modo, al di là della singola partita, siamo ancora attaccati alla vetta, punto più punto meno, e ora avremo due mesi per concentrarci completamente sulla Serie A. La prossima, ad esempio, la giocheremo a Bologna su un campo difficile e contro una squadra che sta facendo finora molto bene. Servirà concentrazione massima.
Le quote potrebbero subire variazioni
Massimo: Sì, è complicato giudicare la partita di sabato: li abbiamo messi sotto, avremmo chiaramente meritato di vincere ma è rimasto il pensiero che forse, per esempio, la velocità di Douglas Costa avrebbe potuto impensierire i non irresistibili esterni difensivi avversari, come capitato con Cuadrado. Comunque, importante che le altre non abbiamo vinto: prima di Napoli e Inter temevamo di allontanarci dalle prime, dopo questo miniciclo siamo lì attaccati; ora Bologna è fondamentale. Intanto, abbiamo centrato l’obiettivo minimo, gli ottavi di Champions, e ci tocca il Tottenham di Eriksen, Dele Alli e Kane. Che ne pensi?
Antonio: Bella Londra, bello lo stadio, bella l’atmosfera, ma soprattutto bellissimo il fatto che sia un inedito assoluto in Europa. La squadra di Pochettino è bella tosta, ma oggettivamente abbiamo evitato City e PSG e non possiamo lamentarci. Ti confesso: era la squadra che avrei voluto affrontare, proprio per il fascino della novità. Occhio però a pensare che sarà un turno facile: non è così e servirà la migliore Juve. Ma se ne riparlerà fra un paio di mesi, c’è tempo e avremo modo anche noi di studiarli un po’ meglio (da oggi tutti a guardare la Premier, chi già non lo facesse). Tu chi speravi? E che mi dici degli Spurs?
Massimo: Esattamente come te: squadra forte e tosta, ma bella sfida, gran trasferta e comunque era un’urna complicata, con alcune che davvero sembrano nel loro anno giusto. il Tottenham ha distrutto Real e Borussia, ma tra alcuni mesi magari le cose cambieranno. E si giocherà tra febbraio e marzo, quando per Allegri dovremmo essere al top. Insomma, prendiamoci questo sorteggio e ora per un po’ pensiamo a Bologna, Roma, Verona…
Antonio: E a Dybala? Sentito Nedved?
Massimo: Ho letto, vorrei sentire bene le sue parole. Conoscendo Pavel, comunque, sono convinto che volesse dargli una scossa, più che bastonarlo pubblicamente. Fidiamoci di lui, che conosce bene la psicologia e le motivazioni di un grande giocatore. Alla prossima!
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